Da quando è nato mio figlio ho eliminato dalla mia vita il vocabolo “rinuncia”. RINUNCIA NON FA RIMA CON VITA. E dare la vita vale più di ogni (presunta) rinuncia. Amare è il dono più grande che ti possa regalare l’esistenza, amare così tanto da riuscire ad andare oltre il tuo egoismo ed egocentrismo. Questo ti rende immensamente forte. Non ti fa sentire la fatica.
Fin da piccola ho sempre sognato una famiglia, un uomo da amare e sposare, dei figli. Mi spiace deludere chi crede ancora nei luoghi comuni, ma la vita di una madre non è noiosa, io non rinuncio a nulla. Io ho SCELTO. Scegliere cosa si vuole è l’unica via per la felicità. E no, non voglio che mio figlio realizzi ciò che non ho fatto io. E dire “Sei la mia vita a un figlio” non significa non amare il proprio compagno. Non tutti possono comprendere cosa voglia dire essere pronti a morire per qualcuno che è uscito da te con sangue e con dolore, ma che ti sentiva da dentro, sentiva il tuo cuore battere e che tu hai visto crescere da semino a occhi, mani..cuore. Un pezzo di te, della tua carne. E la sofferenza nel vederlo stare male. E preferire il tuo dolore al suo.
Gli occhi di un genitore parlano e raccontano. Ho imparato a riconoscerli. Quando si ingrandiscono e sorridono parlano d’amore.
A volte, invece, esprimono lo strazio per qualcuno che non c’è più. Mi è capitato di vederli, quegli occhi. Urlavano un dolore sordo. Un dolore che, da madre, mi è arrivato addosso come un pugno in piena faccia.
Ho visto gli occhi di un genitore con un figlio malato che si domandavano: “Perché non è capitato a me?”
Ho visto gli occhi di un genitore con un figlio diversamente abile perdersi, per un attimo, nel vuoto, preoccupati per il suo futuro, per poi ritrovare quella forza di lottare e cercare di cambiare le cose.
Ho visto tanti occhi e non potevo rimanere indifferente. Quelle storie fanno parte di me.
“E’ sbagliato scrivere di qualcuno senza averne condiviso almeno un po’ la vita”.
Lo diceva Ryszard Kapuściński. Non posso che condividere.
Auguri amore mio per il tuo primo anno di vita.