Ho girato questo video come ricordo della mia prima presentazione, lo scorso 25 luglio a Udine, tempi in cui avevamo appena ricominciato a realizzare, dopo mesi, qualche evento dal vivo, sempre distanziati, e in cui la fine di questo maledetto virus sembrava più vicina.
Vi sono contenute tutta l’adrenalina, l’emozione e anche un po’ di ansia per un momento che per me contava tantissimo e, chiaramente, per tutti i protocolli da seguire per la sicurezza.
Ho deciso di condividerlo perché il mio libro “Come l’orchidea nel cemento. Sopravvivere in un mondo che vuole cambiarti” (Edizioni Dialoghi) è nato proprio per questo: far capire a chi si sente diverso o sbagliato, perché sensibile, che non è solo.
Troppo spesso riscontro un certo pudore nelle persone nel manifestare le emozioni, come se queste fossero sbagliate.
Come se chi le mostra non fosse all’altezza, poiché scoprire la propria debolezza non è concesso nel nostro mondo.
Spero che le cose cambino e, per quanto mi riguarda, farò di tutto affinché ciò accada.
Provare sensazioni forti vuol dire mettersi in gioco, essere disposti a guardarsi dentro, a lavorare sui propri limiti.
Sentire equivale a Vivere una vita piena, anche nei momenti di dolore.
Un abbraccio,
Annalisa
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