La mia quarantena non equivale esattamente a dieta, verdure crude e priorità alla forma fisica, come potete notare. La mente la alleno molto, la tengo attiva per impedire di lasciarmi andare a pensieri negativi. Cerco di vivere questo momento come un periodo di formazione continua in cui lavorare sui limiti e punti deboli. Non mi interessa dare un’immagine perfetta di me, sono quasi sempre in tuta e struccata. Sono, come sempre, me. Non sempre calma, ma neanche pessimista e lamentina. Viviamo in un mondo incentrato sull’apparenza che ha preso il sopravvento sulla competenza. Onestamente me ne frego e continuo a mangiare dolci quando voglio perché mi rende felice. Non avrò il sedere tonico, ce ne faremo tutti una ragione. Ogni persona è diversa, ha quello sguardo, quel naso, quella bocca ed è questo che la rende riconoscibile, oltre al carattere, ultimo ma non ultimo. Inutile dire che pure io, come tutti, mi faccia qualche pippa mentale sul fisico e chi non se la farebbe? Ci bombardano dalla mattina alla sera sui social e in tv con immagini di donne perfette che passano la giornata tra gym e Instagram. Sempre felici. Sempre innamorate. Mai uno scazzo col marito. Mai una giornata di merda. Mai un fallimento. Mai un rifiuto. Gli adolescenti vanno in para e iniziano a sentirsi inadatti. Chi se lo può permettere va a fare qualche programma televisivo e dopo due mesi non le riconosci più. Pure io avevo la fissa del naso, da quando sono caduta dalle scale della chiesa di Montalbano Elicona. Ero piccola, saltellavo…due gradini, poi quattro, poi sei…e mi sono sfracellata per terra, di naso. L’anno scorso ho detto: proviamo sto acido ialuronico. Sono andata in un centro per la seduta di prova…ma evidentemente, tra tutti i dermatologi, Dio ne aveva scelto uno appositamente per mandarmi un segnale: “Annalisa, cosa stai facendo?!?”. Dopo quell’esperienza del terzo tipo, per usare un eufemismo, ho deciso che, salvo altri segnali divini, mi terrò il naso alla greca ?.
