È proprio vero che le persone che amiamo e che ci amano vedono la parte peggiore di noi, perché con loro possiamo essere completamente noi stessi, abbassare ogni difesa. Ecco, in un rapporto, la mia parola chiave è “libertà”. Non ho mai amato l’uomo che ti vuole insegnare la vita da padre padrone, indicare la strada, ma apprezzo chi sa dirmi quando sbaglio senza demolire la mia persona e consigliarmi per il mio bene, non per egocentrismo. Quando mi arrabbio pronuncio frasi indicibili e in pochi riuscirebbero a immaginarmi così (essere ipersensibili non vuol dire non incazzarsi, con qualcuno ti devi pur sfogare ), ma poi la mia regola è: mai andare a letto arrabbiati. Credo che le coppie che superano le onde più difficili della vita siano quelle che non si trasformano per l’altro, non si isolano dal mondo, ma continuano a mantenere la propria identità di persone singole.
Ognuno tenendo presente i sogni dell’altro.
Si può essere persone con una propria testa anche in coppia. La trovo una visione femminista e moderna, che però non viene mai considerata, giacché la donna accasata è, spesso e volentieri, descritta come una frustrata, alla canna del gas, priva di ambizioni…
P.S. Credo che l’assenza di dialogo sia il vero pericolo in una relazione, per cui dirsene due ogni tanto ci sta (tipo: quella è la porta, fai la valigia e varianti). A chi non è successo??
I rapporti sono maratone, si vedono alla lunga
[Foto: Francesca Moncullo]